Si è svolto in Spagna il kick-off meeting del progetto O-City
Si è svolto il 4 e 5 febbraio, nella cittadina spagnola di Gandia, il kick-off meeting del progetto O-City. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+ 2019/2021 e vede la partecipazione di 13 partner europei.
O-city opererà nel campo dell’economia creativa (o arancione), quell’insieme di attività che consentono di trasformare le idee in beni e servizi culturali e il cui valore è determinato dalla loro proprietà intellettuale. La ricchezza di questo settore è fondata sul talento, la proprietà intellettuale e il patrimonio culturale.
L’obiettivo di O-City sarà lo sviluppo di piattaforma virtuale nella quale il patrimonio culturale e naturale delle città sarà rappresentato attraverso elementi multimediali. Gli utenti della piattaforma saranno principalmente tre: gli amministratori cittadini (che controlleranno la qualità del processo formativo e creativo), i creatori dei contenuti (studenti, professori e professionisti dell’economia creativa), i cittadini (che potranno navigare la piattaforma e visitare differenti città, visualizzare gli elementi creativi inseriti dagli imprenditori creativi, aiutare nello sviluppo delle future strategie in tema di sostenibilità).
O-City ha quindi l’obiettivo di:
- Scoprire, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale (sia materiale che immateriale) delle città, come mezzo per sviluppare un’identità e un orgoglio nel cittadino e il suo benessere sociale;
- Incoraggiare l’economia creativa, formando dei professionisti nelle tecnologie creative, affinché integrino queste conoscenze nelle società esistenti e in quelle nuove. Settori come l’arte e la cultura, che sono ancorati al passato, ora grazie alle tecnologie emergenti guardano al futuro, posizionandosi in prima linea nell’economia creativa;
- Modernizzare le università e stimolare l’innovazione nelle metodologie di insegnamento e apprendimento, anche grazie al lavoro di squadra.
Questi obiettivi saranno raggiunti tramite:
- La condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche tra università, imprese e città. In questo modo si potrà generare un serbatoio di pensiero valido per la creazione di innovazione, che possa influenzare gli ambienti reali;
- La creazione e l’implementazione di una piattaforma scalabile, interattiva, multilingue e interculturale, che sia un laboratorio per l’innovazione culturale, fornisca dei moduli formativi per diverse abilità, attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi sviluppati da studenti, professori e professionisti, per promuovere la cultura e i valori sociali.