Il 16 e 17 maggio si è tenuta a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel, la Conferenza Esri Italia 2018, la manifestazione più articolata e completa a livello nazionale nel settore delle tecnologie geo-spaziali. Nel corso dell’iniziativa GEOsmartcampus Innovation Forum, nata per favorire e promuovere lo sviluppo di soluzioni, innovazioni e business nell’ambito di queste tecnologie, si è tenuto l’incontro “Città connesse: IoT e 5G”. A tale incontro ha preso parte Antonio Opromolla del DASIC con un intervento dal titolo “Designing the user experience in connected cities”. L’intervento si è focalizzato su come, in una città sempre più connessa, caratterizzata dal paradigma dell’Internet of Things, sia indispensabile riportare al centro i fattori legati alla percezione di utilità, semplicità di utilizzo e reale accettazione di questi sistemi da parte delle persone. I dati geo-referenziati e le tecnologie per la raccolta, l’analisi e l’accesso a tali dati, creano dispositivi e servizi innovativi che richiedono nuove modalità di interazione, contribuendo a creare esperienza del tutto nuove. In questo paradigma il ruolo del design è fondamentale per progettare servizi che offrano una user experience soddisfacente. In particolare, riportare al centro la dimensione umana richiede di focalizzarsi sulla progettazione di un’intera esperienza d’uso e non su una singola interfaccia di un sistema interattivo; vuol dire progettare non “per” l’utente, ma “con” l’utente; vuol dire, infine, progettare comunicando il reale valore aggiunto e impatto positivo che tali sistemi possono avere per le persone.